Trovo che le colline intorno a Barolo, abbiano un enorme fascino anche in inverno.
A me basta , solo passarci davanti per sentirmi bene.
Destinazione della mia gita era Dogliani, subito dopo Barolo e Monforte. lungo la strada abbiamo incontrato il gota delle aziende baroliste
Ma noi andavamo da Marziano, un signore molto simpatico e sincero, uno cresciuto sui campi a seguire le vigne.
Dei numerosi riconoscimenti pare non importagliene, ma poi aggiunge : benvengano, mi fan finire il vino...
Ho assaggiato il famoso dolcetto di Dogliani, dedicato al padre "Papà Celso", la barbera, il barolo e il barbaresco 2001
Il cinerino, un viogner in purezza, bevuto in 2 annate, il 2010 e il 1995, il primo anno di produzione del vino. Il viogner è sicuramente un bianco longevo !!
IL barolo 2006, il tanto osannato 95/100 per wine spectator, non era niente se paragonato al 2001... forse ancora troppo bambino
Gli abbinamenti seguiti dalla simpatica moglie, erano veri piatti della cucina casalinga piemontese, i plin, i peperoni con la bagna cauda, eccezionale il cappone ruspante, del loro cortile.
Che dire è stata una bella giornata, nonostante la neve ...
è importante vedere dove si fa il vino, e parlare con chi fa il vino, il vero vino
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